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La visita guidata al borgo di Colle Ameno e il concerto di Gian Marco Verdone chiudono la rassegna 2022 "di "A passo di musica". Ringraziamo gli artisti e tutti coloro che ci hanno seguito e fatto compagnia in queste piacevoli giornate. E, naturalmente, Paola Matarrese, che ha collaborato alla realizzazione degli eventi!.
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Celebris ballistarum ignearum faber
I Negroni, dinastia di archibugiari bolognesi
Carmen Santi
L’ultimo uscito de “I libri di 10 righe”, il numero 5, è dedicato ai Negroni, famiglia di archibugiari operante in varie località della provincia di Bologna tra il XVII e il XIX secolo, fra le quali Castel del Vescovo, Praduro e Sasso e Pontecchio.
La ricerca archivistica che ha portato alla pubblicazione si è protratta per oltre dieci anni e ha permesso di ricostruire l’albero genealogico della famiglia, anche nelle sue articolazioni collaterali (ad esempio Giovanni Battista Negroni di Anghiari), individuando componenti finora sconosciuti (fra questi Domenico Maria Negroni e Giacomo Antonio Negroni).
A partire dalla definizione dei dati biografici, è stato inoltre possibile fornire nuove o diverse attribuzioni di paternità alle armi conservate in svariati musei italiani ed esteri.
La pubblicazione si chiude con un elenco delle armi realizzate dai Negroni ad oggi note, ognuna delle quali corredata dai relativi riferimenti bibliografici, con le schede biografiche dei componenti della famiglia e con un’ampia cronologia documentaria dal XVII al XIX secolo.
La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
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Numero 44 “Al sâs”!!
La presentazione del semestrale è stata calda, molto calda, con l’afa di un pomeriggio di mezza estate. Sabato 26 marzo per essere esatti. Ci siamo presentati con l’abito migliore delle feste, un tavolo adorno di pubblicazioni e uno con aperitivi e bevande fresche.
Si è parlato anche di bilancio, i soldi non bastano mai, di questi tempi bisogna stare attenti, per poi dare la parola agli autori degli articoli della rivista, i veri protagonisti del pomeriggio.
Nella rivista “al SâS”, come in questo numero, si spazia da contenuti del passato con fatti ed eventi, testimonianze e ricordi ..
In questo numero possiamo leggere:
Nella cronaca di Sasso a cura di Glauco Guidastri, il riconoscimento a Bruna Tadolini con il premio Tina Anselmi per l’impegno civile e l’opera di valorizzazione del ruolo femminile in ambito professionale e sociale, combattendo discriminazioni e differenze di genere.
Il racconto di Emanuela Righi sui rifugiati delle grotte della Rupe del Sasso con i ricordi nel periodo della guerra nei rifugi delle grotte .
Una ricerca importante a firma di Bruna Tadolini sulle Leggi fasciste che portarono a forme subalterne di partecipazione alla vita pubblica e sociale.
La seconda parte dei ricordi di Vittorina Calzolari a cura di Stefano Muratori accompagnata da foto d’epoca: racconti con Don Fornasini protagonista, di gite a San Luca, di guerra, di morti per mano nemica fino all’esecuzione di Don Fornasini per mano di Anton Galler, un’indagine inedita fino all’apertura degli armadi della Vergogna, negli anni 90, dove emerse che quest’uomo poco intelligente, ma diligente e ubbidiente faceva di tutto per accontentare i suoi superiori tanto da eseguire l’ordine di uccisione. Il movente va ricercato… tra le pagine di questo interessante articolo.
Sette secoli dalla morte di Dante, simbolo della lingua italiana nel mondo a cura di Paolo Michelini, un’esposizione non solo storica, ma anche culturale e di testimonianza legata a Bologna e alla Regione Emilia Romagna. Un servizio che tocca gli antichi ricordi di scuola, gossip storici con qualche reminescenza all’amor gentile, al profondo amore per Beatrice con qualche riferimento a Gemma Donati (la moglie)
Continua la ricerca sugli antichi mulini lungo il corso del Torrente Olivetta (quinta parte)a cura di F. Balestrazzi, B. Sidoli, F. Venturini
Stefano Aurighi presenta “Il viaggio” alla scoperta della Via degli Dei in cinque tappe, da Bologna a Firenze. Resoconto ben fatto da mettere nello zaino, ma soprattutto per mettersi in viaggio. Dopo averlo letto non vedete l’ora di partire.
Per finire il resoconto dei Volontari Del Rusco che ripuliscono da rifiuti abbandonati il Reno, la fascia boschiva del fiume e il fiume Setta con una preghiera di ridurre l’uso della plastica e degli imballaggi, a cura di Romana Coriambi.
Il numero chiude con la celebrazione dei 90 anni dall’accensione del Cristo Redentore mediante segnale radio a cura di Barbara Valotti, corrispondente da Rio De Janeiro Roberto Parmeggiani .
Autore blog:Veronica Busi
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Colle Ameno 44
In occasione della festa internazionale della storia, del compleanno dell’aula della memoria di Colle Ameno, l’associazione Dieci Righe, ANPI e Comune di Sasso Marconi con l’ obbiettivo di raccogliere storie e testimonianze di ciò che è stato per far emergere la cultura e la memoria del territorio hanno organizzato domenica 20 novembre a Colle Ameno un incontro aperto a tutta la cittadinanza in occasione del quale è stato trasmesso un video -documentario realizzato da Stefano Muratori che ha raccolto le testimonianze di due sopravissuti alla strage di Monte Sole e del loro successivo internamento di Colle Ameno.
Nel 1944, molti civili scampati all’eccidio di Monte Sole tentarono di fuggire verso Bologna, ma tutti furono fermati a Colle Ameno , anche Mario e Ferruccio erano diretti a Bologna … Dal racconto dettagliato dei protagonisti del video si entra in uno dei periodi più tristi della storia .
Mario sottolinea, alzando la mano, per accompagnare il suo racconto : “Tre cose mi ricordo di allora : la sofferenza, la fame, il freddo.” Mario, nascosto nel bosco con il fratello, dove era andato a raccogliere castagne col padre che sarà ucciso da una raffica di mitra.
Ferruccio racconta emozionandosi, la sua sofferenza ,unico sopravissuto di una famiglia di 19 persone. A Colle Ameno vennero reclutati come manodopera per realizzare trincee e fortificazioni .
Ci aiuta il video a capire … parlare di dolore è così difficile …

Ferruccio e Mario raccontano la prigionia e la fuga da Colle Ameno

Autore blog: Veronica Busi
Autore conferenza: Stefano Muratori
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Anche gli scienziati hanno aspirazioni, timori, speranze, lo conferma un giovane Marconi che affida ad appunti i progressi e le difficoltà delle sue scoperte.
Sabato 13 novembre a Sasso Marconi Sala Giorgi “ Progetto 10 righe” ha presentato il libro:”Guglielmo Marconi- Memorie 1895-1899” scritto dal professore Gabriele Falciasecca.
L’idea di riprendere in un libro gli appunti di un giovane Marconi è del prof. Gabriele Falciasecca che ha incontrato una ricca platea di ospiti riuniti in Sala Giorgi. Incontro piacevolissimo, il professore ha presentato il libro , pubblicato recentemente. Racconta di aver ricevuto dal prof. Giovanni Paoloni dell’Università La Sapienza di Roma copia del materiale conservato presso la Bodleaian Library di Oxford . Si tratta di appunti, le prime note autobiografiche in inglese di Guglielmo Marconi. Sono una decina di pagine che danno inizio al libro. Siamo nel 1901, 12 dicembre, prima trasmissione transatlantica. Il Giovane Marconi riporta negli appunti domande, scrive dei suoi sogni e delle sue speranze, della visione del futuro della radio. Riflessioni personali dettate dal successo e dalle critiche che lo hanno accompagnato. Soltanto nel 1899 comincia a scrivere appunti sul futuro della radio, all’età di 25 anni. E’ un libro che riporta anche le emozioni del giovane scienziato. Noi conosciamo un Marconi “sicuro di se”, arrivato, ma leggiamo in questa pubblicazione notizie sulla sua attività in campi non completamente conosciuti: riflessioni intime, pensieri che non si trovano in altri testi pubblicati.
Presenti : Dott.ssa Marilena Fabbri e Roberto Parmeggiani sindaco, il Prof. Giovanni Corazza, presidente della fondazione Marconi accompagnato dal suo lagotto parcheggiato fuori la sala, mascherina targata UNIBO che ha creato un po’ di atmosfera inglese, con richiami agli appunti tradotti dal prof. Falciasecca.
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